Per offrirti il miglior servizio possibile Dr. Schär Institute utilizza cookies di terzi. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l’uso dei cookies. Sono d‘accordo

Piattaforma informativa per esperti sulla celiachia e sensibilità al glutine non celiaca.

Dr. Schär Institute
Menu

Dieta senza glutine e peso corporeo

Peso Donna
Carlo Catassi

“Esiste il rischio che la dieta senza glutine comporti il rischio di obesità?” Questa domanda ricorre frequentemente nel corso della visita di controllo del paziente celiaco. Spesso questo timore è collegato ad un altro dubbio: “ma la dieta senza glutine non è troppo ricca di zuccheri semplici e grassi?”
Alla seconda domanda rispondiamo rilevando che alcuni prodotti privi di glutine contengono effettivamente quantitativi leggermente superiori di questi nutrienti rispetto agli alimenti corrispondenti, ma tali differenze hanno in genere un effetto modesto sull’apporto alimentare complessivo, il quale dipende soprattutto dalla appropriatezza della dieta quotidiana. Ad es., l’apporto complessivo di grassi dipende molto di più dal consumo di formaggi, insaccati e condimenti vari che non da quello dei dietetici privi di glutine.

Per quanto riguarda il rapporto tra dieta senza glutine e peso corporeo, occorre distinguere due diverse situazioni. Dopo l’avvio della dieta senza glutine è normale, spesso auspicabile, che vi sia un significativo aumento del peso corporeo: la progressiva normalizzazione dei processi di assorbimento intestinale e la ripresa dell’appetito contribuiscono infatti a determinare un bilancio energetico positivo, con conseguente recupero della massa corporea, particolarmente di quella muscolare (massa magra) persa a causa della malattia, ed aumento del peso che tende a stabilizzarsi rapidamente.

Cosa accade invece nel lungo termine? Il problema è stato affrontato in diversi recenti lavori della letteratura scientifica, i cui dati salienti sono riportati nella tabella seguente.
 
Primo autore e rivista Soggetti studiati Risultati
Brambilla et al, Nutr Metab Cardiovasc Dis 2013 150 bambini celiaci italiani in dieta aglutinata mediamente da 4.4 anni e 288 controlli BMI-SDS medio più basso nei celiaci (0.38) rispetto ai controlli (0.09); minor frequenza di sovrappeso e obesità nei celiaci (12%) rispetto ai controlli (23%)
Kabbani et al, Aliment Pharmacol Ther 2012 679 celiaci USA in dieta aglutinata mediamente da 39 mesi Minore incidenza di sovrappeso e obesità nei celiaci (32%) rispetto alla popolazione generale (59%)
Barone et al, Eur J Clin Nutr 2016 39 celiaci adulti italiani in dieta aglutinata e 39 controlli sani Valori di BMI simili nei due gruppi
Stein et al, J Clin Gastroenterol 2016 258 celiaci USA in dieta priva di glutine rispetto alla popolazione generale Minore incidenza di sovrappeso e obesità nei celiaci (38.3%) rispetto alla popolazione generale (69.8%)
Assa et al, J Pediatr Gastroenterol Nutr 2017 10566 adolescenti celiaci israeliani in dieta senza glutine confrontati con la popolazione generale (n=1990787) Incidenza di sovrappeso e obesità inferiore nei celiaci rispetto ai controlli
 

Come si vede, ne emerge un quadro univoco e opposto rispetto al luogo comune: nei soggetti celiaci in trattamento con dieta senza glutine, sia adulti che bambini, il rischio di obesità non solo non è aumentato, ma è addirittura minore rispetto alla popolazione di riferimento. Come si spiega questo riscontro? In assenza di certezze al riguardo, provo a formulare una ipotesi.

Uno dei principali motivi di aumento eccessivo del peso è rappresentato notoriamente dal consumo di calorie “inutili”, favorito da una disponibilità alimentare oggigiorno quanto mai ricca e diversificata. Non occorre essere affamati per consumare il cannolo siciliano o la porzione di tiramisù che gli innumerevoli esercizi commerciali ci presentano in esposizioni tanto attraenti, luminose e variopinte! Queste “tentazioni” sono disponibili in quantità molto più limitata per il celiaco, poiché la gran parte dei prodotti voluttuari, specie dolciari, sono a base di farina di frumento contenente glutine. Dunque, essendo meno esposto al rischio di consumare quantità superflue di calorie, il soggetto celiaco riesce più facilmente a mantenere il peso corretto.

Il carattere restrittivo della dieta celiaca potrebbe spiegare l’effetto di “contenimento” del peso corporeo anche nei casi, sempre più numerosi specialmente in Nord America, di persone che intraprendono la dieta senza glutine unicamente a scopo dimagrante, pur non essendo affette da celiachia o altre forme di intolleranza al glutine. Un recentissimo studio americano, pubblicato da Kim e coll. sulla rivista Digestive Disease Sciences, ha confermato che le persone non celiache che seguono una dieta priva di glutine presentano mediamente valori più bassi dell’indice di massa corporea (BMI) e della circonferenza della vita, nonché la tendenza al calo di peso nel tempo, rispetto alla popolazione che pratica una dieta con alimenti a base di glutine.

Il tema dei rapporti tra dieta senza glutine e andamento del peso corporeo è comunque ancora tutto da scoprire, poiché gli effetti metabolici della dieta celiaca sono ancora poco noti. In due successivi studi svolti nel ratto (Soares et al, J Nutr Biochem 2013; Freire et al, Int J Obes 2016) un gruppo di ricercatori ha messo in evidenza che, a parità di apporto di calorico, la dieta priva di glutine, rispetto a quello contenente glutine, determina un atteggiamento lipolitico, la ridotta capacità termogenetica e l’aumento della ossidazione degli acidi grassi nel tessuto adiposo. Gli effetti suddetti potrebbero spiegare l’azione positiva della dieta celiaca sul bilancio ponderale dell’individuo. Questi risultati interessanti attendono conferma da altre indagini sperimentali.

In definitiva, possiamo concludere che la dieta senza glutine non solo non è un fattore di rischio di aumento eccessivo del peso, ma al contrario aiuta il paziente celiaco a mantenere un peso corporeo adeguato, riducendo il rischio di obesità. Questo effetto, almeno in parte legato alle necessarie modificazioni del comportamento alimentare, è osservabile anche nei pazienti non intolleranti al glutine che decidono di seguire il regime gluten-free (cosiddetti “gluten-free followers”). Pertanto, la dieta senza glutine potrebbe facilitare la perdita di peso nel paziente obeso non celiaco, fermo restando che il trattamento dell’obesità si basa primariamente sulla implementazione di una dieta complessivamente ipocalorica e sull’incremento dell’attività fisica giornaliera.     
www.drschaer-institute.com